Descrizione
Sebbene il Catapan conservato nell’archivio storico plebanale citi il borgo di Laypaco in obiti del 1397, la testimonianza documentale più antica di una chiesa nella borgata è quella dipinta da Gianpaolo Thanner nell’intradosso dell’arco trionfale: 1524 adì 14 avril fo/compita da depemzer/soto La chameraria di Jacun di Leipà. Zuan Paulo Tonnar dipense. L’assenza di citazioni di lasciti e donazioni a favore di una chiesa in date precedenti, fanno dedurre che fino agli albori del sec. XVI la pur già esistente borgata fosse priva di una sua chiesa, che, appena eretta, fu intitolata ai due santi Giuseppe e Rocco, dedicazione che a metà ‘600 perse il nome del santo protettore contro le epidemie, cui al tempo era dedicata la chiesa ora di Sant’Antonio.
Aula e presbiterio attuali sono quelli delle origini, posteriori il vano della sacristia e la torre campanaria, entrambi seicenteschi. Caratterizzante l’edificio sacro è all’interno l’affresco del Thanner che decora la parete verso il presbiterio, l’arco trionfale e tutta l’abside. In esso l’artista, pur ripetendo, in questo caso con eccellente padronanza artistica, molti degli elementi figurativi con cui operava, ci ha lasciato alcune particolarità quali la teoria di quindici popolani ritratti nella parte bassa dell’abside senza mancare di indicare i loro nomi, l’effige a tutto corpo del cameraro che commissionò il lavoro, il nomogramma dell’artista. Scoperto compiutamente durante i lavori di riparazione del post terremoto, l’affresco ha ricevuto un restauro conservativo completato da pochi giorni.
Modalità d'accesso
Luogo privo di barriere architettoniche ed accessibile a tutta la cittadinanza.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2024, 11:58